VERIFICA TESTAMENTO

Sempre più spesso il grafologo forense viene interpellato per verificare l’autografia di un testamento olografo.

E’ osservazione perfino ovvia che in una materia delicata come quella delle successioni sarebbe sempre opportuno esprimere le proprie volontà davanti ad un notaio, proprio alla scopo di evitare future contestazioni circa l’autenticità della firma.

Questo sia nell’interesse del testatore che, a quel punto, è certo che i suoi beni siano lasciati alle persone da lui indicate, sia nell’interesse degli eredi che non corrono il rischio di vedere contestato da azioni giudiziarie quanto loro lasciato.

Anche se questa sarebbe la soluzione ottimale non sempre viene seguita: per timore di incorrere in spese notarili, perché è psicologicamente difficile pensare per tempo a che cosa accadrà dopo la propria morte o, più semplicemente si pensa sia sufficiente una successione legittima ovvero senza testamento.

Non esistono statistiche che stabiliscano quanti testamenti sono fatti davanti al notaio e quanti invece siano olografi ma non è azzardato pensare che questi ultimi costituiscano la grande maggioranza ed è proprio da tale documenti che traggono origine la maggior parte delle controversie tra coloro che sono designati eredi.

Infatti, così come prevede il codice civile, il testamento olografo per essere valido deve essere scritto di pungo del testatore, sottoscritto dallo stesso e avere data certa. Non sempre però tutti questi tre requisiti sono soddisfatti o se apparentemente soddisfatti sono immuni da possibili contestazioni. Accade infatti nella pratica che se non viene messa in discussione la grafia del contenuto del testamento sia invece contestata la firma del testatore. O, ancora, sia soggetta a contestazione la certezza della data, in particolare se la stessa è semplicemente apposta a mano  in calce al testamento.

Tanto premesso il compito del grafologo viene richiesto soprattutto, come sopra accennato nel campo dei testamenti olografi e a quel punto il consulente tecnico dovrà tenere conto di una serie di fattori.

In caso di affidamento dell’anziano ad un solo familiare o badante, è opportuno raccogliere per tempo le eventuali firme comparative di provenienza certa (carta di identità, passaporto, patente, permessi di soggiorno, copie conformi di atti notarili) e campioni di scrittura (utili anche le agende con il riepilogo delle spese correnti da poter comparare successivamente con i numeri della data che si riscontriamo nei testamenti).

In caso di patologie cardiocircolatorie o neurologiche, occorre avere un elenco delle medicine assunte dal testatore e degli orari di assunzione.

In caso di fratture di arti superiori, vanno segnalati la durata dell’immobilità e il periodo di riabilitazione.

In caso di lunga permanenza a letto, va altresì segnalato il periodo di immobilità parziale o temporanea.

Per il grafologo forense sarà utile poter disporre delle cartelle cliniche per osservare, in presenza di ausiliare medico, l’evoluzione fisica, mentale, motoria della persona anziana; potrebbe anche  essere utile conoscere l’eventuale preferenza del testatore per un tipo di carta o di penna perché nello scrivere atti importanti, che rappresentano la volontà presente e futura, si scelgono gli strumenti a noi più consoni.

*****

Le schede testamentarie possono presentare falsi per interpolazioni, per sostituzioni o per mano guidata.

Per falso per interpolazione si intende l’inserimento di una o più parole, numeri, parti di numero o frasi in aggiunta di altre nel testo di un documento, tendenti a mutarne il significato. Si possono verificare diversi casi, con modalità diverse, ma aventi sempre lo stesso scopo.

L’inserimento delle parole si opera:

  • avvalendosi degli spazi disponibili, in prosieguo di frasi esistenti;
  • occupando interi righi non precedentemente utilizzati;
  • inserendo le parole tra il testo e la data, tra la data e la firma o modificando un numero.

Per falso per sostituzione si intende l’asportazione da parte del  falsificatore di una parte dello scritto esistente con raschiamento della superficie della carta, con reagenti chimici per cancellare parole, caratteri, numeri o parti di numeri che dovranno essere sostituiti. Essenziale risulterà essere la verifica dell’integrità della carta, degli inchiostri e dei caratteri di stampa.

Per falso con “scrittura a mano guidata” si intende quello in cui la mano che guida si impone con la violenza, dovendo vincere il rifiuto a collaborare del testatore. Nella scheda testamentaria si  evidenziano quindi le due volontà: una che resiste e l’altra che vuole imporre un diverso modo di procedere.

 

 

dott.ssa Roberta Cresto Gambarova, Perito Grafologo ai sensi della legge n°4/2013, Consulente Tecnico d’Ufficio C.T.U. n. 11691 e Perito Penale n. 778 presso il Tribunale di Milano.